venerdì 14 maggio 2010

Contatti di porfido

La mia amica Federica (2)

Non farlo. Non puoi. Non vuoi. Non perderti. Non trovarti dove non sei. Gli occhi, le mani, il sorriso. Il calice di vino sempre più buono di quello che ti aspettavi, sempre meno buono di quello che volevi. Il porfido perfetto, che quando c'è il sole non c'è posto più bello al mondo. E quando piove comunque è meglio essere tristi qui che altrove. Poi è già ora di andare. Ritornare dove comunque sei abituato a essere e dove vuoi comunque essere. Udine tanto è lì. E domani ci sarai di nuovo. E la città ti riprenderà di nuovo. Cubetto di porfido dopo cubetto. Commesse dopo commesse. Bariste dopo bariste. Fino al prossimo sguardo. Fino al prossimo abbraccio imprevisto. Sotto al portico, in mezzo al vicolo. Un abbraccio imprevisto e caldo. Tu che ami invece, mentendoti, sentirti freddo come quel cubetto di porfido. Che freddo in realtà non è.
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