lunedì 24 maggio 2010

Acqua

La mia amica Federica (4)

Le abbiamo scritte tante volte. L'hai fatto anche tu. Erano le storie di Maria, Giovanna, Cristina. Abbiamo persino raccontato di una Vanessa. Tutte, come noi, tra i 40 e i 50 anni. Tutte dotate di grande coraggio e forza. Tutte con figli e figlie, mariti e parenti vari alla fine realmente ma anche banalmente ''inconsolabili''. Ma la tua storia non la scriveremo mai. Perchè tu sei la forza. Tu sei il coraggio. Te lo si leggeva chiaramente negli occhi quella sera che ci ha salutato sorridendo mentre noi strozzavamo le emozioni ticchettando a più non posso sulle tastiere nei nostri computer. Di te non si leggerà mai in una fredda cronaca postuma. Sei cocciuta, sicuramente più di noi che ci arrendiamo dietro a qualsiasi scusa pur di non scriverti o semplicemente pur di non chiamarti. Ma ti pensiamo, ti penso, di continuo. Entrando in ufficio e vedendo la tua scrivania per ora vuota. O rispondendo al telefono a quelli che erano e sono i tuoi ''clienti''. Dalle smorfie o dai sorrisi di chi ti è più vicino capiamo se va peggio o se va meglio. A turno, senza parlarci e avvisarci, annaffiamo le tue piante. Un gesto banale, stupido, anche comodo. A questo punto vorrei poter scrivere che stanno spuntando nuovi germogli su quelle piante. Sarebbe un finale perfetto. Ma tu le conosci quelle piante. Non hanno germogli. Sono semplicemente verdi. Come la stella di Natale che sopravvive qui dentro da anni, perfettamente affogliata. Determinata. Resistente e fiera. Come te.

1 commento:

  1. è stupendo...brava Federica. Va parecchio in fondo...come l'acqua...

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