sabato 26 dicembre 2009

Maestro

Volti

La ragazza scappò via con il tumulto. Aveva capito. E si era sgretolato in un amen il fortino costruito da giorni per restare sopra l'orizzonte, per non affondare dietro, per non doversi girare e capire che non era solo musica. Non sempre. Non stavolta. Sapeva che il momento era finito. Sarebbe stato prolungato in qualche appuntamento ubriaco, sarebbe stato ricordo ma senza comprenderla. Insieme vuoto. Limite. Lui/loro erano rimasti coinvolti ma controllavano la vicenda. Vita fatta di vita. Non una sorpresa, estetismo.

mercoledì 23 dicembre 2009

Ritorna, arriva

Il tempo stava per scivolare via. Ma la palla viaggia, più rapida del pensiero. Si sposta. Crea attese. Raggiunge. Devi solo colpirla. Ne ho visti infiniti di momenti così, in cui aspetti che accada e accade. C'era la certezza che sarebbe successo. Inevitabile. La palla arriva e l'uomo a strisce la colpisce. Adesso, da un po', da troppo tempo, non accade più. Hai la certezza che non accada. Resta un'illusione modesta, non si gonfia. Oggi ritorna. Ancora una volta. Quel giorno che si sfasciò il ginocchio - e la radio gracchiante lo raccontò - fu un'anticipazione. Un po' tutto ruota attorno alla palla. Bisogna cercarla, lei arriva.

venerdì 18 dicembre 2009

Pensieri senza immagini

Ci sono. Ma il mondo va troppo veloce, ci sorpassa, ci lascia dietro. Dovrei scrivere quando un cabernet illumina il tunnel, respingendo il freddo, ammorbidendo la felpa. Hanno tirato una statuina, un dipietrino, si rimpallano torte di fango. Ho trovato persone intelligenti, da cui attingo.

martedì 1 dicembre 2009

Bomba o non bomba

Sgamato tipo Striscia la notizia. Fanno la battuta e ridono. Domani gli diranno "che bacchettata" e altri replicheranno "spiega". Ma stavolta è autogol: il perdente si ripete.