sabato 3 luglio 2010

Sfoco

Uomini blu estivi, respiro corto, ansie sullo schermo. Pensieri veloci dall'alto di una bici. Infilare in folder cerebrali ma dimenticare, quindi scrivere senza, forse, qualche passaggio chiave. Capelli lapilli in fazzoletti rosso-sangue, o un quotidiano strato di pan di spagna tra un porfido infuocato e una testa spenta. Non sapere molto, non sapere nulla di quel corpo, eppure fare qualcosa per quella testa piombata. Attendere che una testa svelta dalla gradinata creasse condizioni per. Lampeggiante spento, domande da manuale, risposte non scritte.
Oggi la città era salda, zeppa di percentuali all'ingiù, calda, la pasta bolle, il catrame scioglie le suole, le sforbicia, puoi inciampare se non prendi zapatos -70%. Pomeriggio di pareti, la Germania asfalta l'Argentina, il ministro diverte, perfino, attendo un ok pensando alla testa, teste, strambismi, nulla che possa essere previsto quando, trentuno dodici, ti fai gli auguri.

1 commento:

  1. sono banale...sarà il caldo, per me, per il gabbianone, per chiunque...saranno i pensieri che quindi si sciolgono, emozioni liquefatte dall'afa, batticuori fermati dal sole a picco...sarò banale ma non c'ho capito nulla...e, anzi, temo per la salute del nostro...

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