mercoledì 31 marzo 2010

L'allenatore del Pd

Il Pd è come l’Inter del primo Moratti (figlio). Non vince mai. Quando l’Inter del secondo Moratti inizia a vincere, il Pd, trasformista, pensa bene di diventare come la Juve del post-moggiopoli. Non vince mai. Il Pd vince solo quando gioca da solo. Si costruisce le sue belle porte, le chiama gazebo, chiama tutti a giocare, c’è quasi sempre il sole, dai che andiamo a mettere una ics sul Pd. La chiamano la domenica delle primarie, nel senso che è un giorno speciale, sono primi, vincono 3 milioni a zero. “Valanga di gol” scrivono i giornali del Pd il giorno dopo. Sì ma porca pupazza (o porta pupazza come dice Berlusconi), non c’era nemmeno la sagoma al posto del portiere. Eppure non puoi nemmeno sorprenderti: se vinci 3 milioni a zero puoi mica stare a sottilizzare? Te ne freghi del gioco? Fai il difficile? No. Se hai vinto 3 milioni a zero ti iscrivi al campionato dei grandi. Quello dove dall'altra parte del campo ci sono i padani e i berluscones. Quelli, furbetti, si mettono assieme. Tu che sei il Pd e hai vinto 3 milioni a zero sei fiero: vai da solo. Con quel paccone di gol il Pd riparte più pimpante che mai. Per un po’ non parla nemmeno di Berlusconi, poi però ci ricasca perché non ne può fare a meno, non respira, manca l’aria l’acqua un perché. Campagna elettorale e il Pd annuncia con l’allenatore di turno: “Il vento sta cambiando”. Il giorno del voto non c’è un refolo, una bava, il soffio di un candelina. Si aprono le urne. L’allenatore di turno conta i voti, sempre meno, di sicuro sempre meno degli altri, e dice: “Abbiamo vinto”. Ma cosaaaaaaaaaaa? L’allenatore di turno non si dimette di solito. I compagni (dai su, nel senso del viceallenatore, del preparatore atletico, del dirigente ruffiano) lo confortano la sera dei conti (quando sembra tutto benissimo, anzi bene, anzi benino, anzi no), ma dal giorno dopo iniziano ad armare l’arco. Zac-zac-zac come neanche l’allenatore della Juve. Insomma, l’allenatore del Pd viene dimesso dopo un po’. Dentro un altro. Perché il Pd ha più allenatori in fila che voti.

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