"Scassinarmi da me per entrarmi di giorno in sogno e vedere com'è che mi muovo che cuocio un uovo e svogliare cari orari miei non toccare lei Corro solo e oserei defluire a segreti greti e irretirmi curioso nel buon uso del sosia iosa e goloso di dolcezza mia derubarmi La lacrima sta come arancia nell'aranceto delle guance sfila si snoda da indossatrice dentro l'abito da sera della mia cera Con marina ironia paturnie notturne e ormeggi sogno un mio volteggio umano da gabbianone"
sabato 26 dicembre 2009
Volti

mercoledì 23 dicembre 2009
Ritorna, arriva

venerdì 18 dicembre 2009
Pensieri senza immagini
Ci sono. Ma il mondo va troppo veloce, ci sorpassa, ci lascia dietro. Dovrei scrivere quando un cabernet illumina il tunnel, respingendo il freddo, ammorbidendo la felpa. Hanno tirato una statuina, un dipietrino, si rimpallano torte di fango. Ho trovato persone intelligenti, da cui attingo.
martedì 1 dicembre 2009
Bomba o non bomba
sabato 28 novembre 2009
Nel campo di grano

martedì 10 novembre 2009
Corazzata Potemkin
domenica 8 novembre 2009
Un tatuaggio sul palato

martedì 27 ottobre 2009
1983
domenica 25 ottobre 2009
Buio

sabato 24 ottobre 2009
venerdì 23 ottobre 2009
Dunn do it
giovedì 15 ottobre 2009
L'anguria e la palletta

"Il fatto è che quando il pallone ce l'ha l'Italia sembra un'anguria, mentre quando ce l'ha il Brasile pare una palletta di gommapiuma, di quelle che si danno ai bimbi piccoli perché non rompano la damina di cristallo sul comò, o la gondola presa a Venezia con dentro le luci". (Maurizio Crosetti).
mercoledì 14 ottobre 2009
L'arte dell'imprevisto

venerdì 9 ottobre 2009
Nobel precox
mercoledì 7 ottobre 2009
lunedì 5 ottobre 2009
Subbuteo
venerdì 25 settembre 2009
Voto zero

Li vedi (Luca Carboni)
Vedi la vita la sanno fregare
con la verdura che non mangiano mai
gli occhiali neri e le cuffie alle orecchie
ed i calzini che non lavano mai... che non lavano mai...
martedì 22 settembre 2009
Naked bike

Radiatore

sabato 19 settembre 2009
giovedì 17 settembre 2009
mercoledì 16 settembre 2009
Inter-Barcellona

lunedì 14 settembre 2009
Taglio
mercoledì 9 settembre 2009
Abc

martedì 8 settembre 2009
Ahi ahi ahi signora Longari

Siamo in grado di raccontare la verità, tutta la verità, o quasi, sul caso Longari. Mike Bongiorno non le ha mai rivolto la celebre frase, divenuta leggendaria: «Ahi, ahi signora Longari, lei mi è caduta sull’uccello!». Negli archivi della Rai non c'è traccia di uccelli, né di pennuti, né di facili doppi sensi. Niente di niente. Il 16 luglio 1970, quando la supercampionessa di «Rischiatutto» perse il titolo - dopo undici puntate, venti concorrenti fatti fuori e tredici milioni di montepremi -, lo perse nonostante avesse risposto a tutte le domande. Che riguardavano la prima guerra punica, in particolare una battaglia navale fra Asdrubale e il console Cecilio Metello. La Longari fu eliminata perché la sua rivale, Giuliana Boirivant, aveva accumulato più soldi nelle domande di carattere generale. Eppure sull’«uccello» della Longari esiste un’ampia letteratura. Qualcosa di più: una radicata credenza popolare. Sollevata la questione (alcune settimane fa la signora Longari aveva confessato a Iva Zanicchi di essere prigioniera di quella frase mai detta), al Corriere sono arrivate decine e decine di lettere. La maggior parte dei lettori giura di avere sentito quel dialogo tra Mike e la Longari, ricamando non poco sui particolari. Alcuni propongono curiose varianti (non erano uccelli generici ma rondini, non erano uccelli ma piselli, palle e quant’altro), altri indicano nelle concorrenti Maria Luisa Migliari di Calice Ligure, Anna Mayde Casalvolone di Torino e la signora Capicchioni le vere destinatarie del celebre rammarico ornitologico. Altri ancora aggiungono nuove e irriferibili gaffes al già ricco florilegio di Mike. Nei ritagli di stampa, poi, c’è di che sbizzarrirsi: fra le tante versioni, la meno volgare e più dotta è quella che riguarda «L'uccello di fuoco» di Stravinskij. In un’intervista a «Epoca» la stessa Longari ha dichiarato: «Nonostante il tormentone dell’ “ahi, ahi, signora Longari” che l’ha perseguitato, mio figlio è cresciuto sano e felice…». Dunque il tormentone esiste da tempo immemorabile, ingrediente quotidiano della vita della signora, e per verificarne la veridicità non restava che fare appello a Barbara Scaramucci, direttore delle Teche Rai. Che con cortesia ha offerto la sua competenza (www.teche.rai.it). Risultato: Mike non si è mai rivolto alla Longari in quei termini, né nella puntata della perdita del titolo, né in quella di «Sfida al campione» (1973) dove però una domanda riguarda i cavoli di Diocleziano (c’è un nesso fra i cavoli e gli uccelli?). La Migliari, che rispondeva sui vini, cade sui gradini della scala cromatica dei bianchi (ma, piccolo giallo, la copia della trasmissione, 8/11/1973, «risulta inesistente» nella cineteca di Milano).
Un’inezia, una sfumatura: il giallo paglierino venne confuso con il bianco paglierino (c’è un nesso fra il paglierino e gli uccelli?). La Casalvolone, che rispondeva sulla storia di Torino, scambia, a proposito di una processione della Consolata, Levaldigi con Scarnafigi. E, in un successivo spareggio, fa inghiottire Pinocchio e Geppetto da una balena. Mike le precisa subito che, nel libro di Collodi, trattasi di pescecane (esiste un nesso fra un pescecane e un uccello?). Rapido controllo anche con Marilena Buttaffarro, Gianfranco Rolfi, Enzo Bottesini, Domenica G. Provano, Massimo Inardi. Di uccelli, nessuna traccia. Non si può del tutto escludere che Mike abbia pronunciato la famosa frase, ma il destinatario non si trova. E’ dunque una leggenda metropolitana? E come è nata?
L’ espressione diventa famosa nel 1976 con «L’altra domenica», la mitica trasmissione di Renzo Arbore. Per prendere in giro i quiz televisivi, Arbore poneva domande strampalate al telefono. Chi sbagliava, «subiva» un coretto de «Los Remedios» (un’orchestrina di finti messicani) che, sull’ aria di «Cielito lindo», recitava «Ahi, ahi, signora Longari». Fra gli storici del costume, qualcuno ricorda una barzelletta «sporca» di quel periodo. Mike chiede alla Longari: «Mi sa dire il nome di un uccello con due zeta e la “o” finale?». La Longari, dopo averci pensato a lungo, risponde: «Struzzo». «Nooo!» urla Mike. Di qui il suo disappunto. Anche se, per ora, non ha un padre, la celebre frase resta inscalfibile. Più vera del vero.
lunedì 7 settembre 2009
Fup
giovedì 3 settembre 2009
Mistero Boffo
Lluvia

Pero las hay que se suicidan y se entregan enseguida, brotan en el marco y ahí mismo se tiran; me parece ver la vibración del salto, sus piernitas desprendiéndose y el grito que las emborracha en esa nada del caer y aniquilarse. Tristes gotas, redondas inocentes gotas. Adiós gotas. Adiós".
JULIO CORTÁZAR - Aplastamiento de las gotas
martedì 1 settembre 2009
Hotplay
domenica 30 agosto 2009
Fuori le carte
venerdì 28 agosto 2009
Mud

Feltri da sempre lontanissimo dal politically-correct, che sorpresa è? Ma sta diventando tipo una gara di rutti.
sabato 22 agosto 2009
Pronostici
mercoledì 19 agosto 2009
martedì 18 agosto 2009
Sfeeling

Avvistati chiusi anche i Barnabiti. E pure Masè, via Mercerie. Finte ferie lunghe, problemi di gestione, non decolla. Sete.
lunedì 17 agosto 2009
Cascai
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