"Scassinarmi da me per entrarmi di giorno in sogno e vedere com'è che mi muovo che cuocio un uovo e svogliare cari orari miei non toccare lei Corro solo e oserei defluire a segreti greti e irretirmi curioso nel buon uso del sosia iosa e goloso di dolcezza mia derubarmi La lacrima sta come arancia nell'aranceto delle guance sfila si snoda da indossatrice dentro l'abito da sera della mia cera Con marina ironia paturnie notturne e ormeggi sogno un mio volteggio umano da gabbianone"
martedì 22 settembre 2009
Naked bike
E’ una bici da corsa su pista, con un unico rapporto, niente cambio. I pedali? Collegati al mozzo della ruota posteriore. Non puoi frenare perché il freno non c’è. Puoi solo cercare di andare in senso contrario, una pedalata all’indietro, ahi che male, ma se ci provi impari. E’ diventata una moda. A Tokio, a Milano. E’ rischioso ma naturale, un equilibrio complesso, una risposta ai Suv, l’essenzialità. Una bici nuda.
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