"Scassinarmi da me per entrarmi di giorno in sogno e vedere com'è che mi muovo che cuocio un uovo e svogliare cari orari miei non toccare lei Corro solo e oserei defluire a segreti greti e irretirmi curioso nel buon uso del sosia iosa e goloso di dolcezza mia derubarmi La lacrima sta come arancia nell'aranceto delle guance sfila si snoda da indossatrice dentro l'abito da sera della mia cera Con marina ironia paturnie notturne e ormeggi sogno un mio volteggio umano da gabbianone"
venerdì 18 dicembre 2009
Pensieri senza immagini
Ci sono. Ma il mondo va troppo veloce, ci sorpassa, ci lascia dietro. Dovrei scrivere quando un cabernet illumina il tunnel, respingendo il freddo, ammorbidendo la felpa. Hanno tirato una statuina, un dipietrino, si rimpallano torte di fango. Ho trovato persone intelligenti, da cui attingo.
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