"Scassinarmi da me per entrarmi di giorno in sogno e vedere com'è che mi muovo che cuocio un uovo e svogliare cari orari miei non toccare lei Corro solo e oserei defluire a segreti greti e irretirmi curioso nel buon uso del sosia iosa e goloso di dolcezza mia derubarmi La lacrima sta come arancia nell'aranceto delle guance sfila si snoda da indossatrice dentro l'abito da sera della mia cera Con marina ironia paturnie notturne e ormeggi sogno un mio volteggio umano da gabbianone"
mercoledì 14 ottobre 2009
L'arte dell'imprevisto
Ci sono due cose che, ovvietà a parte, emozionano perché impreviste. La parola e il fùtbol. Non è preciso dire che il resto è noia, è solo che laspalabrasylapelota possono rimbalzare variegare stupire un tiro a effetto come un grande attacco. Odio l'inverno, fa già freddo, non si respira, non c'è calore, la bici salvi le mani di ghiaccio. Ma stanotte Uruguay e Argentina si giocano tutto. Il tutto ovvietà a parte.
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