"Scassinarmi da me per entrarmi di giorno in sogno e vedere com'è che mi muovo che cuocio un uovo e svogliare cari orari miei non toccare lei Corro solo e oserei defluire a segreti greti e irretirmi curioso nel buon uso del sosia iosa e goloso di dolcezza mia derubarmi La lacrima sta come arancia nell'aranceto delle guance sfila si snoda da indossatrice dentro l'abito da sera della mia cera Con marina ironia paturnie notturne e ormeggi sogno un mio volteggio umano da gabbianone"
lunedì 26 aprile 2010
Qui
L'orologio spesso dimenticato. Otto kleenex compattati. Penna incastrata. Registratorino d'assalto. Palline di ciungam. Polase da carenza. Il Piccolo. Lampada che fa un inchino. O s'annusa i piedi. Casse non usate, auricolare al 37' del secondo tempo. Moleskine unta da tocchi di dita. Fili con infradito Usb. Libro Paolo Sorrentino Hanno tutti ragione, grazie Chicca. Figurina di Pirlo. Blocchetto. Penna non incastrata. Piccì. Diccì. Pci Psi Pli Pri Dc Dc Dc Dc Cazzaniga avvocato Agnelli Umberto Agnelli Susanna Agnelli Monti Pirelli dribla Causio che passa a Tardelli. Destra. 500 d'esordio. Calendario con scritto "delegazione polacca", alle spalle olè. Finestra. Sinistra. Tivvù piatta. Compact classic zeppo di imperfezioni. Ciddì diversi. Frontale. Borsellino Vinitaly. Panca. Stepper. Terra. Fogli. Argilla. Cielo. Palla di luce.
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