"Scassinarmi da me per entrarmi di giorno in sogno e vedere com'è che mi muovo che cuocio un uovo e svogliare cari orari miei non toccare lei Corro solo e oserei defluire a segreti greti e irretirmi curioso nel buon uso del sosia iosa e goloso di dolcezza mia derubarmi La lacrima sta come arancia nell'aranceto delle guance sfila si snoda da indossatrice dentro l'abito da sera della mia cera Con marina ironia paturnie notturne e ormeggi sogno un mio volteggio umano da gabbianone"
venerdì 23 aprile 2010
Côtes du Rhône
Il nero ha scosso la testa, il nero ha agitato il dito tipo joystick, videogioco Olimpiadi anni Ottanta, op-op-op-là. 1080 punti. Ricerca di spazio da perdenti. La squadra vince ma loro non segnano. Cambiare casacca, via via via, andiamo via. Uno ha Rajola, l'altro Bocchino. Il nero è un talento che non sboccia, il nero è uno bocciato. Due neri. Meglio se francesi.
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dici le stesse cose dell'on. Quagliarello.
RispondiEliminaLe dici meglio, ok.
Ma le stesse.
Quagliarello del Napoli?
RispondiEliminaQuagliarello del Napoli?
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