
"Scassinarmi da me per entrarmi di giorno in sogno e vedere com'è che mi muovo che cuocio un uovo e svogliare cari orari miei non toccare lei Corro solo e oserei defluire a segreti greti e irretirmi curioso nel buon uso del sosia iosa e goloso di dolcezza mia derubarmi La lacrima sta come arancia nell'aranceto delle guance sfila si snoda da indossatrice dentro l'abito da sera della mia cera Con marina ironia paturnie notturne e ormeggi sogno un mio volteggio umano da gabbianone"
sabato 10 aprile 2010
Bis Pus underground

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ciao Gabbianone, grazie per essere ed essere presente. E' stato un piacere rivederti. Ci vediamo presto a casa nostra, così non dovrai alzare il collo per rivedermi. Sei cambiato? Arricchito, direi...
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