Udine (1 maggio 2003). Li vedi fianco a fianco e non ti sembra vero. Poi si sorridono e capisci che l'operazione ricompattamento di Forza Italia ha centrato un altro obiettivo. Clamoroso. Claudio Scajola e Roberto Antonione fumano un gigantesco calumet della pace e si presentano ai giornalisti come gli amici ritrovati. Il furioso attacco del coordinatore nazionale a Scajola e le conseguenti feroci polemiche? «Amplificazioni di stampa». Tutto superato. Tutto chiarito. «Abbiamo sentito il bisogno di spiegarci e ci siamo riusciti». Da Scajola la dichiarazione definitiva: «Sono molto contento di stare qui assieme a lui». L'inattesa, e pubblica, riappacificazione va in scena all'Hotel Ambassador di Udine. Fi porta a casa un altro ex ribelle. Antonione come Romoli, Tondo e Agrusti. Riconquistato alla causa. «Parte dei dissensi nati tra me e Roberto - spiega Scajola - dipendono da ragionamenti non compiutamente riportati dalla stampa. A lungo non ci siamo incontrati, poi ci siamo sentiti al telefono e abbiamo approfittato di questa mia visita a Udine per chiarirci». Scajola non può nascondere del tutto il grande freddo: «Qualcosa ci siamo detti. Ma noi non usiamo il metodo stalinista di tenerci il coltello sotto il tavolo quando si fanno le riunioni nelle stanze segrete».
"Scassinarmi da me per entrarmi di giorno in sogno e vedere com'è che mi muovo che cuocio un uovo e svogliare cari orari miei non toccare lei Corro solo e oserei defluire a segreti greti e irretirmi curioso nel buon uso del sosia iosa e goloso di dolcezza mia derubarmi La lacrima sta come arancia nell'aranceto delle guance sfila si snoda da indossatrice dentro l'abito da sera della mia cera Con marina ironia paturnie notturne e ormeggi sogno un mio volteggio umano da gabbianone"
martedì 4 maggio 2010
Con quella faccia un po' così
Udine (1 maggio 2003). Li vedi fianco a fianco e non ti sembra vero. Poi si sorridono e capisci che l'operazione ricompattamento di Forza Italia ha centrato un altro obiettivo. Clamoroso. Claudio Scajola e Roberto Antonione fumano un gigantesco calumet della pace e si presentano ai giornalisti come gli amici ritrovati. Il furioso attacco del coordinatore nazionale a Scajola e le conseguenti feroci polemiche? «Amplificazioni di stampa». Tutto superato. Tutto chiarito. «Abbiamo sentito il bisogno di spiegarci e ci siamo riusciti». Da Scajola la dichiarazione definitiva: «Sono molto contento di stare qui assieme a lui». L'inattesa, e pubblica, riappacificazione va in scena all'Hotel Ambassador di Udine. Fi porta a casa un altro ex ribelle. Antonione come Romoli, Tondo e Agrusti. Riconquistato alla causa. «Parte dei dissensi nati tra me e Roberto - spiega Scajola - dipendono da ragionamenti non compiutamente riportati dalla stampa. A lungo non ci siamo incontrati, poi ci siamo sentiti al telefono e abbiamo approfittato di questa mia visita a Udine per chiarirci». Scajola non può nascondere del tutto il grande freddo: «Qualcosa ci siamo detti. Ma noi non usiamo il metodo stalinista di tenerci il coltello sotto il tavolo quando si fanno le riunioni nelle stanze segrete».
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