"Scassinarmi da me per entrarmi di giorno in sogno e vedere com'è che mi muovo che cuocio un uovo e svogliare cari orari miei non toccare lei Corro solo e oserei defluire a segreti greti e irretirmi curioso nel buon uso del sosia iosa e goloso di dolcezza mia derubarmi La lacrima sta come arancia nell'aranceto delle guance sfila si snoda da indossatrice dentro l'abito da sera della mia cera Con marina ironia paturnie notturne e ormeggi sogno un mio volteggio umano da gabbianone"
domenica 4 luglio 2010
Homenaje (2)
Catarsi dopo il burrone del ginocchio tremulo. Lo hai fatto di nuovo, nansie, grazie. Quattro volte in finale di fila, togli l'anno delle ferite, terraiolo a Wimbledon. Un'esecuzione, un'altra: il giovanotto disarticolato. Il disegno mancino e una palla nell'angolo. Anomalo. "Nadal agranda su lejenda", scrive Marca di getto. Giotto. Concentrato di te. Pensieri positivi avanti, il resto sulle spalle, scatola nera. Un altro omaggio, Rafa, scalata nell'anima: riguarderò la classifica.
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