"Scassinarmi da me per entrarmi di giorno in sogno e vedere com'è che mi muovo che cuocio un uovo e svogliare cari orari miei non toccare lei Corro solo e oserei defluire a segreti greti e irretirmi curioso nel buon uso del sosia iosa e goloso di dolcezza mia derubarmi La lacrima sta come arancia nell'aranceto delle guance sfila si snoda da indossatrice dentro l'abito da sera della mia cera Con marina ironia paturnie notturne e ormeggi sogno un mio volteggio umano da gabbianone"
sabato 13 marzo 2010
Lapo orso capo
Ho dovuto aspettare per scrivere. Ho dovuto frenarmi, attendere giorni, evitare di farmi prendere dall'entusiasmo. Sono passati 36 anni dall'epica e l'epica non può retrocedere al secondo posto solo perché oggi la rete è zeppa di link. Ma adesso, meno a caldo, non posso non ammettere che con questo siamo forse al sorpasso dell'epica, siamo al record di Bob Beamon battuto. Siamo a un Lapo che stoppa un Calderon più memorabile di un folle che esce da una barriera. Siamo al trionfo della modernità, al genio assoluto, all'imbranato da campetto che entra nelle Finals, stacca dalla luna e affonda la bimane. Il confine tra stoppata e scemenza, lui la penserà sempre così, il mondo sempre colà. Young man.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
sei un genio
RispondiElimina