domenica 20 giugno 2010

Scivolare

In diagonale solitaria Utinum sembrava ancora più bagnata, l’acqua si infilava da destra e da sinistra ma in ipotenusa se ne prendeva di meno. I lati della piazza erano asimmetrici di persone, uno dominava, gli altri guardavano, non assopiti, vuoti. Era il lato meno quotato, eppure il primo tenendo alle spalle il Cappello. Mano sinistra.
Sotto la pioggia tante facce diventano una. Curiose e leggere. Ho fatto il lampo, bollicine, avantindietro, ridiagonale di ritorno, nemmeno un raggio di sole, non la speranza che il vento lo facesse uscire, non un mascalzone, un abbaiare, un din-don, non una consolazione per chi dorme alla stazione.
Nuvole. Camminare assieme a loro in una città non vociante, dopo una notte senza parole. In attesa di un suono.

Nessun commento:

Posta un commento