
Sotto la pioggia tante facce diventano una. Curiose e leggere. Ho fatto il lampo, bollicine, avantindietro, ridiagonale di ritorno, nemmeno un raggio di sole, non la speranza che il vento lo facesse uscire, non un mascalzone, un abbaiare, un din-don, non una consolazione per chi dorme alla stazione.
Nuvole. Camminare assieme a loro in una città non vociante, dopo una notte senza parole. In attesa di un suono.
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