"Scassinarmi da me per entrarmi di giorno in sogno e vedere com'è che mi muovo che cuocio un uovo e svogliare cari orari miei non toccare lei Corro solo e oserei defluire a segreti greti e irretirmi curioso nel buon uso del sosia iosa e goloso di dolcezza mia derubarmi La lacrima sta come arancia nell'aranceto delle guance sfila si snoda da indossatrice dentro l'abito da sera della mia cera Con marina ironia paturnie notturne e ormeggi sogno un mio volteggio umano da gabbianone"
sabato 19 giugno 2010
Meno venti
E' un dilemma e uno sforzo. Un lancio dei dadi. Un frullato di opinioni da decomporre. Devo acquistare un telefono. Per la millantesima volta. Non è nemmeno obbligatorio, in realtà: la Pim mi ha prorogato il pacchetto. Ma, trattandosi di pacco, la Pim non è più sola. Scorro lo zucchero filato della Todafone, le mandorline della Trentatrè, perfino i palloncini da gonfiare della Find. Tutto compreso, tutto incluso, all inclusive, power: uno sforzo più che un dilemma. Il dilemma sta tra l'oggettino digit e il mail-push. Mancano 20 giorni all'operazione. Potessi, riesumerei lo strepitoso Uricsson o anche il Lanasonic superpiatto. E invece dovrò decidere tra l'IF e il BB. Non chiedo consigli-confusione. Perché lo so cos'è. Stan cercando di fregare anche te. Non fidarti mai. Siam seduti sopra un cesso, prima o poi cadrai.
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