Firenze è una piccola Udine. Certo il Duomo di Firenze non ha così tanti parcheggi davanti, la cacca dei cavalli a Udine non c'è, al giardino di Boboli nessuno può correre in libertà come al parco del Cormor.
Eppure Firenze non è malissimo, ci cammini pedonalizzato, quelli che chiedono l'elemosina sono poveri davvero, sotto la stazione c'è un parcheggio che se ce l'avesse H. resterebbe sindaco fino al 2500.
La differenza, la vera differenza, è nel mangiare. A Firenze, per fare i fichi, chiamano gli spaghetti pici ma qualsiasi bimbo continua a chiamarli "pachetti". Il problema, in realtà, non sono i pici ma è il sugo, che si chiama sugo. A Firenze inondano i pici di sugo, li sommergono Vajont, devi cercare i "pachetti" con il San Bernardo. C'è sembra troppa ansia nei piatti, si infilano troppe certezze, non c'è attesa, non c'è stile.
Solo per un attimo puoi credere di essere a Udine. Al Pitti Gola e Cantina, osteria-enoteca dove puoi mangiare affettati e formaggi toscani, piatti freddi e pure una pasta (non solo pici), menù semplice e stuzzicante da avvicinare a un bicchiere (alto, largo, educato) di vino (etichette non scontate, qualche sfizio). Un posto di carattere, servizio lento ma cortese, tavolone alto di marmo come banco, tavolini piccoli, troppo piccoli, con sedie per nani: il piacere di gestire lo spazio. Piccola anima: un bel modo per consolidare il senso di piccola Udine. Dai Firenze, continua così.
«sotto la stazione c'è un parcheggio che se ce l'avesse H. resterebbe sindaco fino al 2500.». Clap! Clap! ahahahah!
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