A Plaino c'è la sagra più bella del mondo. Non per la sagra (una sagra) ma per il campo di calcio attaccato ai chioschi (frico competitivo). Palloni zig-zag, ragazzini felici. E poi perché lì, ogni anno, ci vanno gli Acrobat, Tribute Band degli U2. Quarta volta per il cronista (compresa la prima fatta solo di attesa), per loro la milionesima ma sempre con la stessa voglia, non scontati, nella parte. Enrico Negro è Bono (ma davvero), alla chitarra c'è Nicola Rudella, al bassa Manuel Bisetto, alla batteria Nicola Casagrande. La fedeltà all'originale colpisce più di tutto, da dentro la cassa, orecchie di Dumbo, lo si capisce ancora meglio. Cantano anche le nuove, non poche, non solo Magnificent, non si fermano, studiano, a un certo punto ipnotizzano. Serata non memorabile come quella del Pinocchio, perché là vissuta sul palco, ma all'altezza. Bravi, tornate.
Dopo Plaino gli Acrobat sono oggi alla Festa della solidarietà di Almenno (Bg), il 2 luglio alla Festa della birra di San Vendemiano (Tv) e il 4 luglio al Cocobongo di Bibione Pineda (Ve). E poi qui.
Vogliamo forse trascurare le patatine della sagra di Plaino? No, vero? Ne ho passate alcune, di Plainate. Una in particolare. C'era una competizione di gruppi metal emergenti. Ignoro che cosa ci facessi esattamente lì. All'improvviso, un rutto fragoroso. Poi abbiamo capito che era solo il cantante che intonava la sua hit "Maaaayaaaaaaa".
RispondiEliminaConfermo, le pata-Plaino sono oltre.
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