
No, non so proprio se riuscirò a finirlo: perché non accade, perché non può più accadere? Devo regredire la barba? Fare il Beamon rattrappito? Il Messner su un cavalcavia con la bombola? O non stappare alcunché, massimo una Sprite? Perché se tutto scorre, non c’è attrito? Perché se tutto sai, non ti diverti? Perché devo scrivere inutilità per annoiati spesso/limite al sempre?
Chi mi ridà un’ipotesi di ansia davanti alla carta? Una serata fumosa, un sabato col re della “porcata”, un doppio supplementare “in and out” muoviti/muoviti si chiude, scrivi, manda, click? Quando la sintesi era “un balzo da poster”. Una taglia per quel "chi". Restituitemi cinque secondi da "non so se riuscirò a finirlo". Proverò con la Sprite.
L'abitudine sottrae l'emozione; o forse la ripetitività di un'Italia che non sa uscire dal pantano.
RispondiEliminaA volte serve sentire il vento. Dove c'è.
A volte sì. Ma quando stappi una Sprite non è bora.
RispondiEliminasììììì, sìììììì...questo è giornalismo...ovvero cos a c'è dietro al giornalismo...xkè a volte c'è poeticamente, o banalmente, anche una sprite...
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